Un argomento inflazionato ma importante...
Avendo superato i miei primi 10 posts, ho meritato il titolo di "guida sicura".
Questo mi ha fatto tornare alla mente l'importante lavoro che condussi sul Ting'Avert con il progetto Ting'Alive, un'iniziativa volta alla sensibilizzazione alla sicurezza stradale.
Gli sforzi furono indirizzati soprattutto alla creazione di articoli informativi e alla divulgazione della cultura della sicurezza nei confronti i giovani che si affacciavano al mondo delle moto.
L'argomento è pertrattato, e spesso bistrattato in modo becero, ma ha la sua importanza.
Oggi, a distanza di tempo, ho maturato un'esperienza e un'idea diverse riguardo l'andare in moto e i pericoli che comporta.
Ho capito che nella guida conta moltissimo l'attenzione (e i riflessi), la quale però poco significa se non è supportata da una buona esperienza.
Andare lenti non significa condurre il veicolo in sicurezza.
Certo la velocità aumenta il rischio, ma non parlo dell'eccesso di velocità. Parlo della velocità di manovra, di reazione, e, per finire, della giusta velocità a cui condurre il veicolo.
Ritengo importante seguire dei corsi di guida sicura, in cui piloti esperti impartiscono i rudimenti della guida: sono un'ottima base di partenza per imparare a condurre con cognizione un veicolo.
Per sapere cosa fare in certi frangenti, come reagire a comportamenti del mezzo, come risolvere situazioni di pericolo indenni o come limitare i danni.
Il che rientra nella conoscenza approfondita del veicolo: chi si limita a condurlo in modo meccanico illudendosi di risolvere i problemi di sicurezza con la prudenza, non saprà come comportarsi in frangenti accidentali, mentre chi nella sua carriera di pilota avrà sperimentato anche situazioni difficili, avrà forse più probabilità di risolvere una situazione spiacevole generatasi alla guida del veicolo.
Mi piacerebbe continuare a trattare il tema in questo spazio, inserendo esperienze personali e riflessioni scaturite, a mò di blog.
Questo mi ha fatto tornare alla mente l'importante lavoro che condussi sul Ting'Avert con il progetto Ting'Alive, un'iniziativa volta alla sensibilizzazione alla sicurezza stradale.
Gli sforzi furono indirizzati soprattutto alla creazione di articoli informativi e alla divulgazione della cultura della sicurezza nei confronti i giovani che si affacciavano al mondo delle moto.
L'argomento è pertrattato, e spesso bistrattato in modo becero, ma ha la sua importanza.
Oggi, a distanza di tempo, ho maturato un'esperienza e un'idea diverse riguardo l'andare in moto e i pericoli che comporta.
Ho capito che nella guida conta moltissimo l'attenzione (e i riflessi), la quale però poco significa se non è supportata da una buona esperienza.
Andare lenti non significa condurre il veicolo in sicurezza.
Certo la velocità aumenta il rischio, ma non parlo dell'eccesso di velocità. Parlo della velocità di manovra, di reazione, e, per finire, della giusta velocità a cui condurre il veicolo.
Ritengo importante seguire dei corsi di guida sicura, in cui piloti esperti impartiscono i rudimenti della guida: sono un'ottima base di partenza per imparare a condurre con cognizione un veicolo.
Per sapere cosa fare in certi frangenti, come reagire a comportamenti del mezzo, come risolvere situazioni di pericolo indenni o come limitare i danni.
Il che rientra nella conoscenza approfondita del veicolo: chi si limita a condurlo in modo meccanico illudendosi di risolvere i problemi di sicurezza con la prudenza, non saprà come comportarsi in frangenti accidentali, mentre chi nella sua carriera di pilota avrà sperimentato anche situazioni difficili, avrà forse più probabilità di risolvere una situazione spiacevole generatasi alla guida del veicolo.
Mi piacerebbe continuare a trattare il tema in questo spazio, inserendo esperienze personali e riflessioni scaturite, a mò di blog.
niki, che el mangia la pel e el buta via i fichi...