Ruggine: formazione ed eliminazione
Il processo richiede la presenza di acqua, ossigeno e di un sale che funziona da elettrolita; in mancanza di uno qualsiasi di questi elementi la corrosione del ferro non procede in modo significativo. A titolo di esempio avrete sicuramente notato come le cerniere degli armadietti dove è contenuto il sale arrugginiscono molto più velocemente delle altre.
Un’umidità relativa dell’aria superiore al 50% contiene una quantità d’acqua sufficiente. Nelle aree urbane l’elettrolita è normalmente il solfato di ferro che si forma per azione dell’anidride solforosa presente nell’atmosfera, nelle aree marine un ruolo predominante è invece svolto dalle particelle di sale sospese nell’aria.
L’ossidazione del ferro normalmente è localizzata nelle cavità e nelle screpolature della superficie e comporta la formazione di uno strato di ruggine permeabile agli agenti ossidanti. Col tempo l’area di ossidazione si estende lateralmente e anche al di sotto dello strato di ruggine portando in questo modo alla foratura della superficie (cosidetta ruggine passante).
La copertura della ruggine con vernice o altro fornisce una protezione assai scarsa in quanto si limita a sigillare gli elettroliti presenti senza eliminarli e quindi l’arrugginimento prosegue sotto lo strato di vernice.
Il ferro e l’acciaio possono essere protetti dalla ruggine in vari modi, tra i più comuni sono: la verniciatura, il rivestimento con un altro metallo (ad esempio zinco o stagno) oppure per trattamento con agenti fosfatanti che intervengono formando un film protettivo.
Un altro metodo si basa sul sistema dei cosiddetti “anodi sacrificali” che sono spesso di zinco o magnesio e sono usati in nautica e anche in molti bollitori di caldaie per il riscaldamento.
Possibili metodi per eliminare la ruggine.
Su questo argomento, da quello che leggo in giro, regna parecchia confusione e approssimazione, va smentito per esempio che l’ambiente acido provochi la ruggine. I cosiddetti fosfatanti sono acidi eppure sono impiegati normalmente.
I principali prodotti per combattere la ruggine sono i seguenti:
Agenti chelanti.
Sono prodotti commerciali, venduti generalmente in soluzione acquosa, che contengono tartrati, ossalati o citrati. La loro funzione è di sciogliere la ruggine trasformandola in composti di ferro solubili in acqua. In seguito al trattamento con questi prodotti, reperibili anche a poco prezzo, la ruggine si scioglie e viene eliminata con il risciacquo.
NB Questi prodotti, a meno di indicazioni particolari del produttore, non sono aggressivi sulle vernici, inoltre sono eco-compatibili e possono essere facilmente smaltiti.
Agenti fosfatanti.
La loro funzione è quella di passivare la superficie del ferro e prevenirne la successiva ossidazione e non quella di eliminare la ruggine. Il trattamento con fosfatante ricopre la superficie del metallo di un sottile film, la cui composizione è ancora incerta, rendendola meno permeabile agli agenti aggressivi.
Dopo il trattamento con fosfatanti la superficie del ferro va comunque protetta in tempi brevi con vernice o altro.
NB I fosfatanti sono aggressivi sulle vernici e, al contrario di ciò che dice qualche sprovveduto, non sono eco-compatibili e necessitano di procedimenti di smaltimento appropriati (non devono essere smaltiti nelle fognature).
I trattamenti con chelanti e fosfatanti hanno quindi due funzioni diverse e non sono alternativi.
L’ideale sarebbe sciogliere la ruggine presente con agenti chelanti e successivamente passivare il ferro con fosfatanti prima di ulteriori trattamenti quali verniciatura, zincatura o altro.