Nichelatura faidate
I rivestimenti di nichel sono usati da molto tempo sia per l’aspetto, ottenimento di fondi a specchio, che conferiscono agli oggetti, che per il valore protettivo e la apprezzabile durezza. A seconda della lavorazione adottata la durezza della nichelatura varia da 140 a 550 Vickers. Va notato che un serio trattamento di protezione galvanica prevede dapprima la deposizione di rame elettrolitico, che si usa come sottostrato del nichel, e che ha una durezza di 40-60 Vickers, mentre il cromo, che si applica sul nichel, ha una durezza di 400-1100 Vickers. Lo strato intermedio di nichel viene applicato perchè questo metallo, per la sua struttura, ha una porosità molto minore di quella del cromo e quindi impedisce l’ossidazione del metallo sottostante con la conseguente sfogliatura dello strato di cromo.
Inoltre, il nichel ha una alta affinità, si lega fortemente, con molti metalli o leghe di uso comune p.e. alluminio, acciaio, ferro, rame.
Il processo di nichelatura si può fare principalmente con due tecniche: bagni galvanici e deposizione chimica.
La deposisizione chimica benchè industrialmente più costosa presenta alcuni indubbi vantaggi rispetto a quella elettrolitica:
a) L’adesione del nichel al materiale è ottima e comunque superiore a quella del cromo.
b) La resistenza alla corrosione del nichel depositato per via chimica è molto alta. Lo strato di nichel è pochissimo poroso e sigilla il materiale proteggendolo dalla corrosione.
c) Il deposito di nichel chimico ha una durezza di 550-650 (simile agli acciai induriti). La durezza e la resistenza all’usura possono poi essere aumentate, anche sino a raggiungere valori simili al cromo, con trattamenti termici.
d) E’ possibile rivestire anche oggetti con forme geometriche particolari o con canali interni.
e) Con il metodo chimico è possibile la nichelatura di oggetti non metallici tipo plastica e vetro (questo lo devo provare, magari faccio un carter catena nichelato).
Ho provato svariate miscele, quella più soddifacente e facile da gestire è la seguente:
Nichel cloruro 27 g/l
Ammnio cloruro 40 g/l
Acido citrico 60 g/l
Ipofosfito di sodio 6 g/l
Ammoniaca fino a colore blu della soluzione
Acqua 1 l
Temperatura 85-95 °C
PRO
- I depositi con questa miscela sono argentei e lucidi senza bisogno di ulteriori trattamenti.
- La soluzione è facilmente gestibile, funziona fino a che è blu. Quando diventa verde basta aggiungere ipofosfito e ammoniaca fino a che torna blu e si può controllare il processo con l’effervescenza che si forma.
- Non occorre attrezzatura particolare, basta un recipiente in vetro pyrex o comunque in materiale non metallico e resistente al calore con relativo coperchio.
- Nessuno dei prodotti usati è tossico ( non vanno comunque ingeriti)
Contro
- L’ammoniaca puzza, bisogna operare all’aperto o con un robusto aspiratore.
- Alcuni reagenti non sono di facile reperibilità, ma se qualcuno vuole provare li fornisco io.
A titolo di esempio riporto il lavoro effettuato sul cambio della mia bici, non ho usato nessun tipo di abrasivo e nemmeno olio di gomito. I pezzi sono solo stati immersi nelle soluzioni.